sabato 13 ottobre 2012

Ultim'ora: qualche nuovo spunto per riflettere insieme

Cari "colleghi" genitori, quasi alla vigilia dell'incontro del 16 ottobre con il sindaco Guerrini, ci sono alcune cose che vorrei farvi notare. A me hanno fatto riflettere molto in queste ultime ore, facendo nascere nuove perplessità su tutta la questione delle nuove tariffe di mensa e trasporto scolastico.
 
La prima cosa che vorrei farvi notare è il resoconto di una mozione presentata il Regione dal consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd), che potete leggere CLICCANDO QUI. Ho letto con attenzione quanto scritto a proposito di piani sociali di zona. Condivido senza dubbio la necessità di un modello di welfare che integri le politiche sociali, educative, abitative e occupazionali. E anche la considerazione sulle disomogeneità che ci sono tra i vari comuni, e - purtroppo - anche all'interno dello stesso comune. Ecco, proprio su quest'ultimo aspetto ho chiesto a Smacchi un suo parere. Mi sembra che la questione eugubina degli aumenti delle tariffe di mensa e trasporto scolastico sia proprio frutto di una disomogeneità fra servizi comunali che non sembrano essersi coordinati fra loro: mi riferisco a quello sociale e a quello educativo (pur essendo in mano allo stesso assessore, per altro). Ora, dopo le proteste delle famiglie, il sindaco Guerrini e l'assessore Palazzari corrono ai ripari e si preparano ad annunciare i correttivi "sociali" al nuovo piano tariffario. Non potevano ragionarci prima di fare la frittata?!?
 
L'altra notizia che vi sottopongo è la mozione urgente presentata ieri (CLICCARE QUI PER LEGGERLA) dal consigliere comunale eugubino, Graziano Cappannelli. L'ex assessore comunale e oggi consigliere dell'Idv fa notare come le famiglie negli scaglioni Isee intermedi (sulle quali il Comune di Gubbio sta facendo "cassa" con le nuove tariffe), sono le stesse che la Regione dell'Umbria considera "vulnerabili" e quindi esposte al rischio di cadere nella povertà, se e quando accade qualche evento di carattere socio-economico. Cappannelli, associandosi alla richiesta già più volte avanzata dal consigliere Stefano Ceccarelli (Sel), chiede di azzerare il nuovo sistema tariffario, tornare al precedente e rimodulare il bilancio di conseguenza.
 
Ultimo punto su cui riflettere: proprio la questione del bilancio. Fino ad ora, ai genitori era stato detto che le nuove tariffe non si potevano toccare, per una questione tecnica imposta dall'alto (Finanziaria e revisione della spesa non consentono di ritoccare al ribasso le tariffe deliberate nel corso dell'anno). Nell'ultima riunione della commissione consiliare Bilancio, però, dopo una lunga discussione fra vari soggetti, la nuova dirigente del settore finanziario avrebbe (ribadisco "avrebbe", visto che purtroppo non ero personalmente presente) fatto qualche ammissione sulla possibilità di cambiare le tariffe, adeguando il bilancio di previsione di conseguenza, cosa possibile fino al 31 ottobre prossimo. Ebbene, ormai - secondo quanto avrebbe (ribadisco "avrebbe") detto l'assessore Palazzari - la cosa non sarebbe stata più tecnicamente possibile, visto che al 31 ottobre mancavano circa una ventina di giorni. E se - la domanda sorge spontanea - si fosse ipotizzato fin dall'inizio di settembre di tornare indietro alle vecchie tariffe, non ci sarebbero stati i tempi tecnici per una revisione del bilancio?
 
Insomma, non vi sembra di ravvisare un po' di "schizzofrenia amministrativa" in tutto questo? Per non parlare del pugno di mosche che probabilmente l'amministrazione comunale si ritrova in mano, visto che ora il quadro delle iscrizioni e delle certificazioni Isee presentate negli uffici dei servizi scolastici comincia a essere quasi del tutto definito. Ci chiediamo se il gioco sia valso la candela. Oppure se il Comune non si ritrovi non entrate minori di quanto aveva previsto o..."sognato". Sui numeri e sui dati - però - speriamo presto di essere più precisi...
 
Ho parlato di recente con il funzionario comunale del settore, Marcello Castellani. Ho apprezzato molto, fin dall'inizio di questa vicenda, la sua professionalità e il desiderio di spiegarci tutto nei dettagli, con cura e trasparenza. Così come va apprezzato l'enorme lavoro che sta facendo per simulare situazioni e creare report. Credo però che tanto lavoro possa essere vanificato dal fatto che uffici e servizi in carico allo stesso assessore non riescono a dialogare al meglio, per il bene del cittadino (e della stessa amministrazione comunale).
 
Forse mi sbaglio, ma questo è ciò su cui mi fanno riflettere la mozione di Cappannelli in consiglio comunale, la mozione di Smacchi in consiglio regionale e - in generale - quanto sta accadendo tra Consiglio comunale e commissioni consiliari.
 
Direi, a questo punto, che sarebbe intanto molto importante una nostra presenza alla riunione del Consiglio comunale convocata per lunedì 15 ottobre, dalle ore 9. E poi una presenza forte e decisa all'incontro del 16 ottobre, alle ore 17,30, convocato dal sindaco Guerrini in Sala Trecentesca.
 
Un caro saluto a tutti.
 
dan
 
 

4 commenti:

  1. Caro Daniele,
    sicuramente l'Amministrazione ha sbagliato nei modi, nei tempi e pure nel quanto, e credo che ciò abbia offuscato tutte le argomentazioni che sarebbero potute essere alla base di una giusta e doverosa modifica delle tariffe. Da quel che so, non ho dati chiari e complessivi in mano, gli 87 € per tutti (a prescindere dal reddito) ogni due mesi, costituivano una retta bassa se paragonata ad altri comuni. Ora il piatto del Comune piange per una crisi che ormai è chiaramente la più grave dall'unità d'Italia ad oggi e per i conseguenti tagli da parte del Governo.
    Non apriamo poi il capitolo legato al magna magna generale (sempre per stare in tema culinario) dell'attuale squallida classe politica.
    Di certo un aumento delle tariffe è d'obbligo ma, ovviamente, non può essere nell'ordine del 100-130 % in più... Il problema credo nasca dal fatto che l'Amministrazione Goracci, molto abile e attenta nel non fare atti che avrebbero potuto rovinare il proprio CONSENSO, non ha mai in 10 anni aumentato le tariffe. Questo per loro è un vanto, mentre per me è una furbata, perché, come sai, la coperta è corta e se la tiri da una parte scopri l'altra... Mi viene da ridere anche sul fatto che il consigliere di maggioranza Ceccarelli, dopo aver lui stesso approvato il bilancio che prevedeva anche entrate dalle mense sulla base di questo tanto famigerato provvedimento, ora è diventato il capo della rivolta. Anche questa mi sembra un'azione atta solo ad ottenere CONSENSO. Concludo con una considerazione di ordine generale: finché i politici (TUTTI) mireranno solo al PROPRIO CONSENSO o dei propri partiti, e non penseranno a piani strategici seri finalizzati al BENE COMUNE (anche con provvedimenti impopolari), l'Italia, le Regioni e i Comuni non avranno futuro.
    Spero di partecipare all'assemblea del 16/10, in ogni caso apprezzo molto il tuo impegno.
    Cordialmente, Francesco Zaccagni
    PS: se vuoi pubblicare questa lettera, non ho problemi. Grazie a Dio, la coerenza che mi viene riconosciuta su tutte le cose che faccio, fa sì che non abbia paura di nessuno…

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  2. Ciao Daniele

    i tuoi "spunti" fotografano nitidamente la situazione attuale, sarebbe bastato dare il giusto valore alla parola "concertazione" e sicuramente si sarebbe riflettuto più di una volta, su quanto poi deliberato...ma il punto focale che mi preme sottolineare è la capacità e la voglia di noi cittadini, di farsi sentire da chi amministra spesso senza tenere conto delle nostre istanze...credo che la vera novità sia questa..una maggiore capacità di incidere nei processi decisionali che ci interessano..le due mozioni che ricordi, del consigliere regionale e del consigliere comunale, ci fanno capire la portata del termine "welfare" oggi, spesso sottovalutata dai nostri governanti...è solo con una ragionata rete di gestione dati, dinamici processi decisionali e capacità di intercettare le problematiche nascenti nel territorio che si può pensare di ideare un piano di welfare lungimirante....credo sia doveroso ribadire l'invito alla presenza di noi genitori nell'incontro del 16 ottobre, come esempio di cittadinanza attiva..!!..ciao

    @Francesco..senza polemica, non trovo giusto strumentalizzare ogni proposta di cambiamento come una chimera politica di chi è in cerca di facili voti, la situazione drammatica di tante famiglie non presta il fianco a questi vecchi modi di fare politica, io credo che sia apprezzabile colui che resosi conto di un errore, cerca di porvi rimedio ...c'è poco da ridere..qui siamo al collasso economico di tante famiglie che sono il vero collante di un tessuto sociale ormai al limite ....c'è solo da rimboccarsi le maniche e trovare soluzioni in grado di rispettare alcuni storici valori di uguaglianza e solidarietà.

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  3. Non c'è nessuna polemica, certamente. Il fatto lampante su questo tema e su molti altri è che questa maggioranza (che io ho votato) è nata male e cresce peggio. Ha difficoltà a governare perchè è un conglomerato di tanti partiti che poco hanno in comune, se non l'iniziale vittoria alle elezioni. E così è molto difficile governare, specialmente in questi momenti tremendi... Sai bene come me che nasce tutto dal peccato originale dell'alleanza forzata e ipocrita PD-RIFONDAZIONE. A presto, Francesco

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  4. Noto che sulla questione dell'azzeramento della delibera delle nuove fasce che avevo sollevato nell'incontro delle commissioni del 4 ottobre il comune non si può più trincerare dietro alla presunta impossibilità di farlo attribuita al nuovo dirigente. E' quindi tecnicamente possibile e dipende dalla reale volontà di farlo. Per il futuro occorre mettere in campo una reale progettualità per ripensare il sistema mensa e trasporti con idee e meccanismi che consentano al comune di abbassare il costo dei servizi e alle famiglie di essere soggetto attivo del sistema e non soltanto fonte di prelievo. Se c'è la volontà politica ed uno sguardo più lungimirante è sicuramente possibile pensare al futuro facendo tesoro di quanto è accaduto.
    Sentiremo martedì.
    Giuseppe Catalano

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