venerdì 21 settembre 2012

Mensa e trasporto scolastico: famiglie eugubine sul piede di guerra

(15 settembre 2012) – Le ultime promesse del sindaco di Gubbio, Diego Guerrini, e dell’assessore alle Politiche sociali e scolastiche, Fabrizio Palazzari, non convincono i genitori eugubini con figli nelle scuole materne e primarie del territorio. Diventano, dunque, inevitabili l’inizio di uno stato di agitazione delle famiglie stesse e l’idea di possibili manifestazioni di protesta contro i consistenti rincari dei servizi di ristorazione e di trasporto scolastico.
La prima iniziativa promossa da un comitato spontaneo dei genitori, composto in particolare da tante mamme assai “battagliere”, è la partecipazione delle famiglie al Consiglio comunale convocato per la mattinata di martedì 18 settembre. L’appuntamento, per i genitori interessati, è fissato alle ore 10 di martedì in piazza Grande.
“L’assemblea cittadina - sottolineano dal comitato spontaneo - avrebbe dovuto discutere di questo argomento, così delicato e attuale da essere stato anche oggetto di interventi e documenti da parte di varie forze politiche cittadine. E invece, tutto questo probabilmente non accadrà, perché il tentativo è quello di relegare la discussione nel chiuso delle commissioni consiliari, senza possibilità di dibattito pubblico. Noi genitori vogliamo far sentire la nostra voce su questo tema, che è molto più importante di quanto possa sembrare”.
Il comitato spontaneo dei genitori, infatti, spiega che non si tratta solo di una questione alimentare, per quanto riguarda la mensa, o di logistica dell’organizzazione familiare, se si pensa ai trasporti scolastici.
“Quello che si mette a rischio con questi aumenti così pesanti - commentano i genitori - è lo stesso sacrosanto diritto allo studio e all’educazione dei nostri bambini. Molte famiglie, di fronte a rincari delle tariffe che rendono proibitiva la spesa per mense e trasporti, hanno già deciso o stanno decidendo di limitare gli orari scolastici dei loro figli, con un grave taglio delle ore dedicate appunto alla loro formazione. Quindi alla crescita e all’educazione dei cittadini di domani”.
In tanti protestano per il fatto che, ad un mese dall’inizio delle lezioni, le famiglie si siano trovate a ragionare su rincari dei servizi scolastici che, nei casi più estremi, si spingono a più del doppio dei soldi sborsati lo scorso anno.
“La revisione dei parametri Isee - aggiunge il comitato spontaneo dei genitori - che è stata promessa dall’amministrazione comunale per la fine di ottobre è un primo passo, ma non è sufficiente. Gli aumenti delle tariffe sono troppo consistenti, repentini e all’ultimo momento”.
Nei giorni scorsi, i dirigenti dei tre circoli didattici cittadini si sono incontrati con l’assessore Palazzari, per affrontare la questione. Ma le proposte avanzate da Palazzari, trapelate attraverso gli organi istituzionali del mondo della scuola, non sembrano adeguate e sufficienti a risolvere i problemi.
“Non si può ragionare sulla scuola - commenta Daniele Morini, uno dei rappresentanti dei genitori nel Consiglio e nella Giunta esecutiva del primo circolo didattico Matteotti - come se fosse un’area di parcheggio per i bambini. Di sicuro, quello del tempo che i nostri figli passano a scuola è importante per tutti noi per l’organizzazione del lavoro e della vita familiare, non c’è dubbio. Ma l’aspetto prioritario da considerare deve essere quello didattico e pedagogico. Non possiamo cercare soluzioni al problema dei rincari semplicemente chiedendo alla scuola improbabili incastri del personale docente e non docente, solo al fine di prolungare il più possibile la permanenza a scuola dei bambini. Se il Comune ha problemi con i bilanci dell’ente non può caricare le famiglie di un peso così grande come quello che si realizza con l’aumento delle tariffe dei servizi scolastici. Del resto, di fronte alla crisi economica globale di questi anni, gli economisti ci dicono che le risorse destinate a famiglie, figli, sanità e disabilità sono i principali antidoti al pericoloso aumento della povertà generale di una nazione”.
Insomma, il sindaco Guerrini ha convocato gli interessati a un incontro fissato per il 25 settembre, nella Sala Trecentesca della residenza municipale, ma se le premesse e le promesse sono quelle degli ultimi giorni - secondo il comitato spontaneo dei genitori - potranno non essere ben accolte dalle famiglie eugubine.

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