lunedì 24 settembre 2012

Niente mensa...per qualche giorno ancora

(24 settembre 2012) - Il primo fermo oppositore dello "sciopero dalla mensa" oggi era Riccardo, mio figlio mezzano di quattro anni. Quando sono andato a riprenderlo a scuola, poco dopo le ore 13, era a dir poco contrariato all'idea di non potersi fermare a mangiare con i suoi amici della scuola materna di via Perugina. Eppure chi lo conosce bene - a cominciare dalle sue maestre - sa che per lui il cibo è una faccenda del tutto secondaria e che per buttare giù quattro pennette e mezza fettina di carne ci mette almeno un'oretta (la sera a cena arriviamo anche a due, sigh!). Per non parlare di frutta e verdura. Se non sono trasformati maliziosamente e sapientemente in purea o vellutata, nemmeno vuol sentirne parlare...
Nonostante questa, diciamo..."diffidenza" rispetto al cibo (lo testimoniano i suoi 15 chili scarsi di peso, a quattro anni di età), anche lui considera il pranzo alla mensa scolastica come un momento divertente, un gioco da vivere con i compagni di classe, qualcosa che - in un modo o nell'altro - ti fa crescere, ti fa diventare grande.
Tutto questo (personalissimo) preambolo era per dirvi quanto consideriamo importante, dal punto di vista educativo e formativo, la permanenza dei nostri figli a scuola nel momento del pasto. E quanto sacrificio costi fare un gesto come quello di oggi: tenere i bambini a casa. Sacrificio dal punto di vista educativo, appunto, ancora più del sacrificio organizzativo che - credo - abbia pesato molto in tutte le nostre famiglie, obbligate a rincorrere un lavoro sempre più frenetico, orari impossibili, ritmi di vita sociale degni di un Gran Premio di Formula Uno più che di una cittadina come Gubbio.
Nonostante tutto ciò, credo che le famiglie eugubine con figli alla scuola materna ed elementare oggi abbiamo dato una grande dimostrazione e testimonianza di cosa significa prendere le cose sul serio, per cercare di cambiare una scelta imposta dall'alto senza che nessuno fosse consultato o chiamato per chiarire in che modo quella scelta tocca (e caspiterina se tocca!) la vita quotidiana di ognuno di noi.
Credo che il Comitato spontaneo dei genitori, nato di fronte al problema dei rincari della mensa e del trasporto scolastico, sia ormai uno dei rarissimi esempi di democrazia popolare, di mobilitazione dal basso che va oltre gli schieramenti, le ideologie, i partiti, le lobby e quant'altro di strumentale e poco trasparente ci sia nelle nostre malaticce democrazie occidentali. Ecco, appunto, il dibattito e l'impegno di noi genitori per arrivare a una soluzione del problema dei rincari dei servizi scolastici aveva tutto un altro sapore! E in molti ce lo hanno riconosciuto. 
In pochi giorni, siamo passati dalle chiacchiere informali all'uscita delle scuole alla mobilitazione di massa, mettendoci in "rete" tra noi solo con il passaparola, poi qualche sms, mail e l'aiuto del web. Abbiamo sfornato idee e proposte concrete. Le abbiamo esposte nei luoghi istituzionali, con compostezza e voglia di essere estremamente concreti. Ora siamo ben lieti che ci siano forze politiche cittadine, di maggioranza e di opposizione, che si complimentano per il lavoro svolto. Ma ci teniamo a rivendicare la completa autonomia da tutti. Scusate. Mi fermo qui, altrimenti divento un po' palloso...
In conclusione, i risultati della protesta di oggi sono sotto gli occhi di tutti e non sto a ripetere le cifre. Ora concentriamoci sui due appuntamenti che ci aspettano tra domani e dopodomani. Domani cerchiamo di essere in tanti all'incontro con il sindaco Diego Guerrini (alle ore 18 nella Sala Trecentesca della residenza municipale). Mentre mercoledì 26, alle ore 17,30, ci aspettano i lavori congiunti delle due commissioni consiliari Bilancio e Politiche sociali. Ci hanno chiesto di partecipare a quest'ultimo appuntamento con una delegazione ristretta (uno o due rappresentanti di circolo per ognuna delle tre direzioni didattiche) per garantire una seduta molto operativa e agile. Naturalmente sarete tutti aggiornati (anche in tempo reale su questo blog) dell'andamento dei lavori.
Grazie ancora a tutti per la bellissima prova di oggi. Grazie a chi non ha lasciato i bambini a mensa, ma grazie anche a chi - per i motivi più vari e di sicuro importanti - non ha potuto riportarli a casa. Molti di loro, amici e conoscenti, si sono giustificati perché non potevano aderire alla pur legittima protesta. Nessun problema e nessun bisogno di scuse. Abbiamo protestato anche per loro. Teniamo duro per qualche altro giorno ancora e sono sicuro che i risultati arriveranno. Un caro saluto a tutti!

dan

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